Monopattini migliori: opinioni, informazioni, recensioni, prezzi, migliore monopattino

Lo si “colloca” solitamente tra i divertimenti dei più piccini, ma in realtà è un vero e proprio mezzo di trasporto, che ha conquistato anche gli adulti. E ciò per gli innegabili punti a suo favore, come la libertà offerta e la facilità negli spostamenti, o la maneggevolezza e lo scarso ingombro. Aspetti, questi, che lasciano il segno specie se si decide di servirsene in una grande città. Di cosa stiamo parlando? Del monopattino, ossia di una sorta di veicolo che si contraddistingue per il movimento a spinta, da esercitarsi sfruttando gli arti inferiori: la versione più tradizionale è composta da due o tre ruote e da una pedana allungata per poggiare i piedi, su cui è presente un manubrio, adoperato per l’orientamento delle ruote e per il cambio della direzione.

Sono tanti i modelli di monopattino reperibili in commercio, da quelli progettati esclusivamente per i bambini, a quelli che sono effettivi mezzi di trasporto – come poc’anzi sottolineato – alcuni dei quali con una ben precisa normativa da rispettare. Diversi modelli, dunque, per diverse esigenze, le quali costituiscono il primo step per la propria scelta. Ed in questa guida affrontiamo appunto la tematica, illustrando quelle che sono le caratteristiche fondamentali da esaminare in sede di acquisto.

I vantaggi

Identificarlo esclusivamente con i suoi tre componenti – ruote, pedana e manubrio – sarebbe riduttivo e limitante, perché il monopattino è svago, sport, mobilità intelligente. Come or ora evidenziato, questo mezzo di trasporto – progettato negli USA all’inizio del ‘900 – ha dalla sua non pochi vantaggi, che lo hanno reso molto apprezzato e adoperato, decretandone un grande successo. Praticità e funzionalità, non disgiunte da un piacevole divertimento, sono infatti i suoi “fiori all’occhiello”, che non passano certo inosservati: la compattezza del monopattino lo rende preferibile alla classica bicicletta, non solo in virtù del minore ingombro – così da consentire un’agevole collocazione nel bagagliaio della propria auto – ma anche della maggiore sicurezza offerta, qualora sorgessero eventuali imprevisti.

Caratteristiche, queste, che ne fanno il mezzo ideale per spostarsi in città, specie se nel caso di brevi tragitti (per coprire “l’ultimo miglio in città”, to cover “the last mile”, utilizzando un’espressione inglese), tra l’altro tutto all’insegna del rispetto per l’ambiente. Che certamente non guasta, e che anzi fa la differenza. Raggiungendo poi, nei migliori modelli, i 12/15 km orari, valori solo leggermente inferiori alla velocità media “tipica” di una bicicletta in un contesto di traffico cittadino. E non va trascurato un altro importante aspetto, quello cioè che vede il mezzo di trasporto in esame come perfetto per fare attività fisica e magari perdere un po’ di peso, nonché per rilassarsi a seguito di una giornata sedentaria trascorsa al lavoro. Ed anche i più piccoli, servendosi della versione di monopattino per essi prevista, potranno migliorare le proprie capacità motorie, in relazione all’ambiente che li circonda.

Le diverse tipologie di monopattino

Sono diversi i modelli di monopattino messi a disposizione dal mercato, che permettono una più semplice identificazione di quello maggiormente adatto ai bisogni personali, e dunque all’uso al quale è destinato. E prima di illustrare – di qui a breve – i fattori a cui badare nella scelta, elenchiamo qui di seguito i predetti modelli, così da fare un po’ di chiarezza in merito:

  • monopattino da passeggio. Generalmente fornito di due freni, siti nella parte posteriore e nel manubrio, consente di spostarsi agevolmente ed in tutta sicurezza, grazie alla spinta ed alle ruote di grandi dimensioni;
  • monopattino sportivo. Caratterizzato da maggiore leggerezza e da ruote più piccole rispetto al precedente modello, si adopera nel freestyle e per realizzare acrobazie, la qual cosa spiega il suo essere più leggero e più resistente. Anche il design è più curato e all’avanguardia;
  • monopattino elettrico. Versione “evoluta” del monopattino tradizionale, presenta luci anteriori e posteriori, specchietti retrovisori e tachimetro, ma deve rispettare ben precise regole. Su di esso ci si soffermeremo brevemente al termine della nostra trattazione.

I criteri-base per la migliore scelta: in particolare, la struttura

È pratico, maneggevole, divertente, ed allena tutto il corpo, impegnando gambe, braccia e schiena. E può essere adoperato sia dagli adulti che dai bambini: prima di soffermarsi su fattori senza dubbio importanti (come la tipologia di telaio o di ruote, o la comodità, ad esempio), è infatti l’individuazione della destinazione di utilizzo il primo passo da compiere. Da chi cioè sarà adoperato il monopattino? Un quesito, questo, che “determinerà” anche la consequenziale scelta, dal momento che – come è facilmente intuibile – l’età dell’utilizzatore finale riveste un ruolo decisivo in merito a quelle che sono le caratteristiche strutturali a cui prestare attenzione.

Così, a partire dai 2 anni di età, la scelta migliore è quella di un monopattino fornito di tre ruote (con due ruote posteriori ed una anteriore o viceversa, scelta sulla quale incidono le proprie preferenze al riguardo), così da garantire la massima stabilità, specie per quei bambini che ancora faticano a conservare l’equilibrio. I piccoli di 4-5 anni, invece, possono adoperare il classico dispositivo a due ruote, optando per uno dotato di ruote più grandi e dalla maggiore aderenza al terreno in presenza di qualche titubanza da parte dei piccoli stessi.  Non appena poi sarà stata raggiunta maggiore familiarità con il monopattino (solitamente al compimento dei 7-8 anni), ci si potrà “rivolgere” a ruote di minori dimensioni e più sottili.

E se colui che utilizza il monopattino  è un adulto? In questo caso l’offerta è davvero ampia, contemplando modelli di diverse tipologie, progettati proprio per questa fascia di utenza: da quelli forniti di ruote di grandi dimensioni, a quelli in grado di sostenere anche i terreni irregolari, a quelli pieghevoli. Questi ultimi, in particolare, si rivelano ideali per spostarsi in città, perché leggeri, agevoli da portare con sé o da ripiegare, qualora si desiderasse collocarli nel bagagliaio della propria auto. Bisogna tuttavia considerare che le ruote sono in questo caso piccole e sottili, ragion per cui se l’utilizzatore non è ancora a proprio agio con il monopattino, è preferibile orientare la propria scelta verso un modello fisso, fornito di ruote di dimensioni maggiori.

Le differenze della struttura in base al modello

Una volta individuata la struttura come primo fattore a cui badare in sede di acquisto, è necessario mettere in evidenza come essa si differenzi in un modello per bambini e in uno per adulti. Senza dubbio l’aspetto che più balza agli occhi è il colore, predominante in un monopattino per i più piccini, ma è anche un altro il tratto distintivo su cui soffermarsi: quello cioè della portata massima, chiaramente maggiore in un monopattino per adulti, che può sostenere pure 100-150 Kg, a fronte dei 50 kg circa di uno per bambini.

Ideale per i più piccini è la presenza di un manubrio estensibile, cioè regolabile in altezza, offerto da determinati modelli: sicuramente un quid plus perché il monopattino può essere “modulato” a seconda di quella che è la fase di crescita che sta vivendo il proprio figlio, risultando altresì condivisibile con altri componenti della famiglia.

Il telaio e la scocca

Sono diversi i materiali adoperati per la realizzazione del telaio del monopattino. Il legno e la plastica sono quelli più frequenti nel caso di un modello per bambini, proprio per dare l’idea del giocattolo, ma sono poco longevi; il legno poi tende a deteriorarsi facilmente se lasciato in un luogo eccessivamente umido, come una cantina ad esempio. Maggiore resistenza e durata nel tempo è garantita invece dall’acciaio e dall’alluminio, più pesante ed utilizzato nei modelli economici il primo, più leggero e di costo più elevato invece il secondo. La fibra di carbonio, infine, è tipica dei monopattini di cui ci si serve in campo sportivo nel corso di gare di velocità (footbike), ed assicura al contempo robustezza, leggerezza e stabilità. Caratteristiche, queste, che si richiedono alla luce del particolare ambito di utilizzo del prodotto.

Una nota va alla scocca, realizzata in plastica, di solito in resine termoindurenti o polipropilene, che vantano leggerezza, atossicità e lunga vita.

La pedana

Alla stregua del telaio, la pedana (chiamata anche base o deck) – ossia la parte del monopattino che “ospita” i piedi  – può essere fabbricata in legno, plastica o metallo. E al di là di quella che è la propria scelta al riguardo, dipendente, come abbiamo visto, dall’utilizzatore finale e dal contesto di utilizzo, un punto importante da sottolineare è quello che concerne il comfort e la sicurezza: un suggerimento, al riguardo, è quello di non optare per una pedana eccessivamente grande e larga, in quanto ciò potrebbe compromettere la stabilità della struttura, incidendo negativamente sul mantenimento dell’equilibrio.

Le ruote

Non solo le dimensioni ma anche gli aspetti strutturali delle ruote del monopattino – in particolare a livello dei materiali adoperati per la loro realizzazione – sono un elemento da considerare al momento della propria scelta. E ciò perché la struttura influisce sulla maggiore o minore “scorrevolezza” del monopattino stesso, come pure sulla sua maggiore o minore adesione al terreno, determinando in tal modo la migliore destinazione d’uso del mezzo di trasporto in oggetto.

Volendo portare un esempio al riguardo, un modello per un bambino, da adoperare soprattutto in città, potrà essere dotato di ruote piene in plastica dura o in schiuma polimerica, le quali tuttavia non si rivelano adeguate in presenza di strade irregolari o terreni impervi: ecco allora che le ruote gonfiabili si presentano come una valida opzione perché di maggiori dimensioni nonché di maggiore aderenza al terreno, pure in curva o sul bagnato, o, ancora, in caso di piccoli rialzi del terreno stesso. Sono, però, di costo superiore. Una via di mezzo ottimale tra le due soluzioni è rappresentata dalle ruote in gomma siliconica, con cuscinetti di precisione con classificazione ABEC, caratterizzate da sistemi sterzanti e ammortizzanti e da un prezzo più contenuto.

Apriamo una parentesi per chiarire che il cuscinetto, dalla forma rotonda, costituisce la parte centrale della ruota, con la mansione di far sì che quest’ultima giri in modo preciso. La sigla ABEC sta per Annular Bearing Engineering Council, il comitato collegato con l’Anti-Friction Bearing Manufactures Associations, gruppo industriale che stabilisce quelli che sono i livelli di precisione dei cuscinetti a sfera delle ruote: si tratta dunque di un sistema utilizzato per identificare la tolleranza di costruzione dei predetti cuscinetti, e ad un ABEC più elevato corrisponde una maggiore precisione costruttiva, e dunque una maggiore fluidità di movimento (esistono ABEC con valore di 1, 3, 5, 7, 9 e 11).

I freni e le sospensioni

Quelli dei monopattini sono freni posteriori, da attivarsi con la pressione della leva collocata sul parafango della ruota posteriore; alcuni modelli tuttavia presentano un sistema di frenata supplementare situato sul lato destro del manubrio. Da sottolineare che i monopattini elettrici sono al contrario sempre caratterizzati da un doppio sistema di frenata.

Per quanto concerne invece le sospensioni, che hanno lo scopo di attutire gli impatti nel corso dei diversi spostamenti, si tratta di un “equipaggiamento” non comune ad ogni modello; se presenti, possono essere anteriori, posteriori, oppure doppie.

Gli accessori

Contribuiscono a migliorare il proprio monopattino, “completandolo” con ciò che più occorre, a seconda di quelle che sono le esigenze dell’utente di riferimento: esempi al riguardo sono dati da campanelli, supporti per una più agevole collocazione, attrezzature per la manutenzione. Casco e protezioni di vario tipo rientrano invece in quei dispositivi di sicurezza che non dovrebbero mai mancare, e su cui torneremo di qui a breve.

La praticità di utilizzo

Anche una maggiore praticità e un maggiore comfort nell’utilizzo del proprio monopattino sono fattori che rivestono la loro importanza, sebbene non rientrino tra quelli propriamente indispensabili. Ci si riferisce innanzitutto alla possibilità che il monopattino stesso sia dotato di una pedana antiscivolo, garanzia di una migliore presa quando si è alla guida, come pure di un manubrio con un rivestimento in spugna o in gomma. Questo secondo elemento, in particolare, assicura che le mani aderiscano al manubrio stesso senza il rischio di scivolare, permettendo al contempo una guida più confortevole in caso di utilizzo protratto nel tempo.

Un ulteriore fattore che integra il parametro in esame è quello della possibilità – di cui si è fatta già menzione – che il mezzo di trasporto in oggetto possa essere piegato, così da occupare meno spazio non solo quando è da riporre in casa, ma anche e soprattutto in occasione di spostamenti o brevi gite. Ecco allora che poter disporre, in questo secondo caso, di una tracolla regolabile per il trasporto, rappresenta un indubbio quid plus.

La sicurezza

Quello della sicurezza è un fattore da non trascurare per nessun motivo, e sul punto si invita a preferire quei modelli di monopattino forniti di riflettori e di sistemi di ammortizzazione. Rientra nella sicurezza anche l’indossare sempre il casco, nonché altre protezioni, quali ginocchiere, gomitiere e polsiere, di grande efficacia per preservare le parti del corpo maggiormente esposte ad eventuali e piccoli infortuni.

Giova in questa sede pure evidenziare quei comportamenti prudenti da assumere durante la guida di un monopattino: guardare sempre la strada davanti, fermarsi in presenza di buche o scansarle, non “abituarsi” troppo alla velocità durante le discese particolarmente inclinate, perché ci si potrebbe trovare nella situazione di perdere il controllo del veicolo.

Concludiamo la tematica in oggetto con qualche consiglio in merito alle modalità d’uso del mezzo di trasporto in esame. Le tecniche di base prevedono di mettere un piede sul monopattino stesso, al centro della pedana, mentre l’altro è ben fisso a terra, e di afferrare in modo “fermo” il manubrio; con il piede a terra ci si dovrà dare una piccola spinta in avanti, ed una volta stabili sarà possibile affiancare al piede già sulla pedana quello adoperato per la predetta spinta. È bene, infine, esercitarsi su una strada sicura, che abbia una zona pianeggiante con poche buche o altre irregolarità, così da acquistare gradualmente confidenza con la guida.

Ai fini di una maggiore memorizzazione, riassumiamo i fattori decisivi per la scelta nella tabella riportata qui di seguito:

Parametri per la scelta di un monopattino

Parametri da considerareSpecifiche
Utilizzatore (adulto o bambino)Dimensioni e caratteristiche strutturali (ad esempio portata massima o tipologia delle ruote)
TelaioMateriali di realizzazione (legno, plastica, metallo, fibra di carbonio, a seconda del modello)
Pedana- Materiali di realizzazione (legno, plastica, metallo)
- Comfort e sicurezza
RuoteDifferenti tipologie in base all'uso (ruote piene in plastica dura o schiuma polimerica, ruote gonfiabili, ruote in gomma siliconica)
Freni e sospensioniGeneralmente posteriori, i freni; non comuni a tutti i modelli, le sospensioni
AccessoriDiversi, migliorano e completano il monopattino (come i campanelli o i supporti per una più agevole collocazione)
Praticità di utilizzo- Pedana antiscivolo
- Manubrio rivestito in spugna o gomma
- Possibilità di piegare il monopattino
- Tracolla regolabile per il trasporto
Sicurezza- Riflettori e sistema di ammortizzazione
- Casco
- Protezioni di vario tipo (come le ginocchiere, ad esempio)

Il monopattino elettrico: brevi cenni

Prima di chiudere la nostra trattazione illustrando i costi del monopattino ed i brand a cui affidarsi in sede di acquisto, vale la pena accennare brevemente alla versione elettrica del mezzo di trasporto in esame, che può definirsi come suo successore. Sempre più diffuso, il monopattino elettrico, come quello a spinta, è ecologico, comodo e dall’ingombro contenuto, rivelandosi pertanto un’ottima soluzione negli spostamenti giornalieri, e la mancanza di un’alimentazione a gas, benzina o gasolio, permette di evitare lunghe code ai distributori.

Senza entrare “nel vivo” delle sue caratteristiche tecniche, ci limitiamo a mettere in evidenza che esso può circolare in strada in virtù del decreto del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che introduce la sperimentazione della circolazione su strada dei monopattini elettrici (come pure di segway, monowheel e hoverboard ), tuttavia a ben precise condizioni. In particolare, nelle aree pedonali il monopattino elettrico non può superare la velocità di 6 Km/h, mentre nelle aree 30 e sulle piste ciclabili la velocità consentita è tra i 6 e i 20 km/h. Tra le regole primarie da seguire per l’utilizzo di un monopattino elettrico, citiamo quella secondo cui detto monopattino non può avere posti a sedere e può portare una sola persona per volta, così come quella secondo cui l’uso da parte dei minorenni è consentito se in possesso del patentino del motorino (patente AM).

I prezzi e le marche specializzate

Quanto costa un monopattino? E quali sono le marche del settore? In merito al primo punto, a seconda di quelle che sono le caratteristiche del singolo modello, si va generalmente da circa 50 Euro a circa 300 Euro per i monopattini per adulti, mentre quelli per bambini hanno un costo inferiore, che parte da 25 Euro circa. Hudora, Smoby, Slamm Scooter, come pure Apollo, Revoe, Yoleo, sono alcuni nomi da suggerire per un buon acquisto.

admin

Back to top
menu
miglioremonopattino.it